La Trasformazione Digitale non è soltanto un problema di natura tecnologica ma un progetto che mira alla mutazione genetica della linfa aziendale, deve quindi essere portato avanti in maniera diffusa e trasversale.
Un ruolo chiave spetta alla cultura aziendale stessa, per questo occorre guidare dall’interno un cambio di paradigma sostenendo un approccio innovativo, integrato e continuo agli strumenti individuati come moltiplicatori di produttività.
Da una recente ricerca di Microsoft-KRC Research – che ha coinvolto oltre 20.000 dipendenti di medie e grandi aziende in 21 Paesi, tra cui 1.000 in Italia – rilasciata dal colosso durante la Microsoft Digital Week, emerge chiaramente che la cultura digitale risulta essere un driver strategico per la competitività delle aziende italiane.
Le realtà caratterizzate da una forte cultura digitale sono in grado di distinguersi sul mercato, grazie a dipendenti 10 volte più valorizzati e motivati, 4 volte più innovativi, 2 volte più produttivi.
Di fatto, però, solo meno del 20% degli italiani lavora in aziende caratterizzate da una forte cultura del digitale. Sebbene venga vista come un aspetto importante per le politiche di sviluppo e la competitività aziendale, molte imprese non si sono ancora strutturate in questa ottica.
Una trasformazione che, per generare valore, deve portare il mindset aziendale ad essere propenso al cambiamento ed all’innovazione.
Ecco perché l’investimento necessario non è solo in dotazione tecnologica ma anche in un lavoro trasversale che avvicini lo strumento all’utilizzatore attraverso formazione ed assistenza continua e che abbia come obiettivo non solo l’installazione ed il mantenimento del sistema ma generare menti aperte all’innovazione.
Alessandro Morina – LinkedIn